PILLOLE DI MARKETING PER LE STRUTTURE RICETTIVE - PARTE 1  - Treebe - Consulenza Informatica

La bella stagione è ormai alle porte e per viaggiatori e turisti il desiderio di vacanza sale sempre più.

Ma per chi sta dall’altra parte? Per chi gestisce hotel, bed and breakfast, case vacanza?

Intraprendere un’attività  nell’ambito del turismo può essere elettrizzante ma anche molto difficile se non si possiedono gli strumenti giusti.

Ma quali sono?

È facile pensare che gli strumenti giusti siano una bella struttura, un arredamento curato e d’impatto, un servizio di qualità che garantisca sempre coccole ed attenzioni agli ospiti.

Questo  rappresenta senza dubbio la base imprescindibile per  un’attività di qualità da parte di una struttura ricettiva, ma non è sufficiente a garantire la costanza nei profitti e quindi la continuità nell’affluenza degli ospiti.

Per rispondere a queste esigenze è necessaria una strategia di comunicazione con degli obiettivi ben chiari. Vediamo quali possono essere:

  • Obiettivi di tipo cognitivo, per esempio: 
  • Riconoscimento del brand 
  • Aumento della notorietà della struttura 
  • Ricordo del nome della struttura 

È importante ricordare però che alla definizione di questi obiettivi deve precedere una corretta formulazione e configurazione della brand identity della struttura. Occorre definire i valori, la filosofia, la mission dell’azienda.  Tutta la linea comunicativa dovrà poi rispecchiare questi punti cardine attraverso l’uso strategico dell’espressione verbale e visuale.

Tornando ai nostri obiettivi da perseguire attraverso la strategia comunicazione,  occorre considerare anche obiettivi di tipo emotivo- affettivo, quali:

  • Gradimento della comunicazione da parte del pubblico e sue interazioni 
  • Posizionamento del Brand (ossia, in rapporto ad altri brand simili, la posizione che un certo marchio ricopre nella mente del consumatore)
  • Propensione alla prenotazione da parte del pubblico destinatario della comunicazione.

È necessario anche mantenere il focus su obiettivi di tipo conativo che aiutano quindi a misurare la predisposizione all’azione che riusciamo a stimolare nei destinatari della nostra comunicazione. Gli indicatori possono essere:

  • Integrazione di call-to-action, inviti ad effettuare telefonate o ad inviare messaggi
  • Integrazione di riferimenti alla vendita o a promozioni.

Questi obiettivi non sono solo orientativi, ma ci aiutano proprio a misurare la performance della nostra attività  di comunicazione.

Un altro elemento fondamentale è la definizione del target della nostra struttura:

  • È una struttura pensata per le famiglie?
  • Si tratta di una struttura ideale per le coppie? 
  • Che età ha la nostra clientela potenziale?

Una volta fatta una stima del target sarà importante monitorare quanta parte del target viene raggiunta dalle nostre operazioni comunicative.

Per risultati concreti, quindi, la parola chiave è: misurabilità. Tutti gli obiettivi devono corrispondere a dei valori che possiamo controllare nel tempo e ai quali possiamo attribuire una quantità.